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1. | € 18,00 | EAN-13: 9788895908274 Giovanna Baldissin Molli La tavola di Andrea da Murano (1486) nel Santuario Antoniano di Camposampiero. Storia, committenza, restauro
Edizione: | Ass. Centro Studi Antoniani, 2023 | Collana: | Varia | Tempi di rifornimento | Nessuna informazione sulla tempistica di fornitura | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 18,00 | Descrizione | Descrizione del libroSi presentano i tre contributi relativi alla Tavola dipinta da Andrea da Murano (1486) conservata nel santuario antoniano di Camposampiero nella cosiddetta ''Cella della Visione''. La Tavola, dopo il restauro di cui si dà relazione tecnica (cf. Giorgio Socrate-Arte e Restauro), é stata esposta dal mese di giugno fino al 9 ottobre 2022 nella Cappella delle reliquie della Basilica del Santo (cf. Nicola Galiazzo). Il 9 giugno é stata presentata ufficialmente a Padova e il 22 ottobre a Camposampiero in occasione del suo rientro nel luogo originario. Una relazione (cf. Giovanna Baldissin Molli) ricostruisce l'attività del pittore Andrea da Murano, attivo a Venezia negli anni a metà del Quattrocento, per poi scomparire per una decina d'anni, ritrovandolo attivo in area dalmata, salvo poi a ritrovarlo presente nell'area veneta ricevendo la committenza di varie pale d'altare. La sua opera é riconducibile alle modulazioni iconografiche care all'Osservanza francescana in un momento di grande vivacità di questa, comprendendo il suo ruolo nel convento di Camposampiero, dove l'Osservanza si era insediata negli anni venti del Quattrocento. Si tenta anche di ricostruire la possibile committenza (cf. Elda Martellozzo Forin) indagando sull'ambiente devoto ed economico del territorio. Ne emergerebbe una committenza proveniente da una classe media, non priva di mezzi economici, legata al mondo devoto dell'Osservanza francescana. | Aggiungi al Carrello |
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2. | € 35,00 | EAN-13: 9788895908267 Giovanna Baldissin Molli Donatello a Padova: l'attività nella basilica di Sant'Antonio. Le registrazioni contabili dell'Archivio dell'Arca. Ediz. illustrata
Edizione: | Ass. Centro Studi Antoniani, 2023 | Collana: | Centro Studi Antoniani | Tempi di rifornimento | Nessuna informazione sulla tempistica di fornitura | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 35,00 | Descrizione | Descrizione del libroIl soggiorno di Donatello a Padova, alla metà del Quattrocento, ha lasciato nella basilica di Sant'Antonio di Padova opere di importanza primaria: il Crocifisso in bronzo, già collocato sul tramezzo che separava la navata maggio re da presbiterio e l'altare maggiore. Le opere erano state commissionate dall'Arca del Santo, l'ente composto da cittadini padovani e da frati, che amministrava le offerte dei fedeli e dei pellegrini e provvedeva alle diverse necessità della chiesa e del convento dei frati. L'altare maggiore di Donatello fu demolito intorno alla fine del Quattrocento e non abbiamo documentazioni precise sulla sua forma. Sono invece pervenute le sette statue in bronzo (la Vergine con il bambino, i Santi Antonio, Prosdocimo, Giustina, Daniele, Francesco, Ludovico), quattro rilievi in bronzo raffiguranti altrettanti miracoli di sant'Antonio, i quattro simboli degli evangelisti e uno splendido Vir dolorum, ugualmente in bronzo. Esse, insieme a una dolorosa Deposizione nel sepolcro in pietra, sono ora montate sull'attuale altare maggiore messo in opera alla fine dell'Ottocento. L'archivio dell'Arca di S. Antonio conserva i documenti contabili relativi alla costruzione dell'altare maggiore. La loro tra scrizione integrale permette ora di capire meglio come fosse organizzato il cantiere. La fusione delle sculture in bronzo fu la prima ad essere affrontata da Donatello e dai suoi aiuti fiorentini; in un secondo momento si lavorò alla costruzione dell'altare in pietra. Può essere che dapprima Donatello sia stato incaricato dell'esecuzione di una pala scolpita per l'altare maggiore già esistente; l'avanzare dei lavori rese evidente che l'innovazione rinascimentale del maestro fiorentino richiedeva nuove strutture: forse non solo l'altare ma anche lo spazio del presbiterio fu ripensato e reso più adatto ad accogliere l'opera di Donatello, anche se i lavori per la recinzione del presbiterio si protrassero fino alla fine del Quattrocento. | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 7,00 | EAN-13: 9788825050240 Giovanna Baldissin Molli (a cura) La mazza e la mezzaluna. Turchi, Tartari e Mori al Santo
Edizione: | EMP, 2019 | Collana: | Percorsi in basilica | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 7,00 | Descrizione | Il libretto racconta di frati francescani di una volta che giravano il mondo con curiosità e lode, di incontri tra il nord e il sud dell'Europa, di contaminazioni di linguaggi artistici, di dialoghi inaspettati, di tracce di tutto questo lasciate all'interno della basilica di sant'Antonio a Padova: per varcare i confini non solo geografici, ma soprattutto quelli dell'intelligenza e dei cuori | Aggiungi al Carrello |
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4. | € 3,00 | EAN-13: 9788825048766 Luciano Bertazzo - Giovanna Baldissin Molli - Mariella Magliani - Giulia Foladore Panis caritatis. La carità di sant'Antonio
Edizione: | EMP, 2018 | Collana: | Percorsi in basilica | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 3,00 | Descrizione | Piccola guida che contestualizza storicamente e spiritualmente la carità di sant'Antonio di Padova.
Tutto comincia da uno Statuto del Comune di Padova ¿ datato marzo 1231, tre mesi prima della morte del Santo ¿ in cui si annota che Antonio era intervenuto per chiedere che il Comune rivedesse le umilianti pene per i debitori insolventi che arrivavano fino al carcere:
«A richiesta del venerabile frate e ora santo Antonio confessore dell'ordine dei Frati Minori, fu stabilito e ordinato che nessuno d'ora innanzi per uno o più debiti pecuniari, contratti sia nel passato che nel presente o in futuro, sia tenuto in carcere, purché voglia cedere i suoi beni».
È la testimonianza dell'impegno caritativo in nome del Vangelo fortemente radicato nella quotidianità , che i frati francescani, di cui Antonio faceva parte, anche a Padova espressero da subito | Aggiungi al Carrello |
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